sabato, aprile 27, 2013
giovedì, aprile 11, 2013
mercoledì, aprile 10, 2013
Da Shakespeare a Verdi - Otello
Rosanna Carteri e Mario Del Monaco
Otello - libretto 1
Otello - libretto 2
DESDEMONA
dalla porta di sinistra, ancora presso alla soglia
Dio ti giocondi, o sposo dell'alma mia sovrano.
dalla porta di sinistra, ancora presso alla soglia
Dio ti giocondi, o sposo dell'alma mia sovrano.
OTELLO
andando incontro a Desdemona
Grazie, madonna, datemi la vostra eburnea mano.
le prende la mano
Caldo mador ne irrora la morbida beltà.
andando incontro a Desdemona
Grazie, madonna, datemi la vostra eburnea mano.
le prende la mano
Caldo mador ne irrora la morbida beltà.
DESDEMONA
Essa ancor l'orme ignora del duolo e dell'età.
Essa ancor l'orme ignora del duolo e dell'età.
OTELLO
con eleganza
Eppur qui annida il demone gentil del mal consiglio,
che il vago avorio allumina del piccioletto artiglio.
Mollemente alla prece s'atteggiae al pio fervore.
con eleganza
Eppur qui annida il demone gentil del mal consiglio,
che il vago avorio allumina del piccioletto artiglio.
Mollemente alla prece s'atteggiae al pio fervore.
DESDEMONA
Eppur con questa mano io v'ho donato il core…
Ma riparlar vi debbo di Cassio.
Eppur con questa mano io v'ho donato il core…
Ma riparlar vi debbo di Cassio.
OTELLO
Ancor l'ambascia
del mio morbo m'assale; tu la fronte mi fascia.
Ancor l'ambascia
del mio morbo m'assale; tu la fronte mi fascia.
DESDEMONA
sciogliendo un fazzoletto
A te.
sciogliendo un fazzoletto
A te.
OTELLO
No; il fazzoletto voglio ch'io ti donai.
No; il fazzoletto voglio ch'io ti donai.
DESDEMONA
Non l'ho meco.
Non l'ho meco.
OTELLO
Desdemona, guai se lo perdi! guai!
Una possente maga ne ordia lo stame arcano.
Ivi è riposta l'alta malia d'un talismano.
Bada! smarrirlo, oppur donarlo, è ria sventura!
Desdemona, guai se lo perdi! guai!
Una possente maga ne ordia lo stame arcano.
Ivi è riposta l'alta malia d'un talismano.
Bada! smarrirlo, oppur donarlo, è ria sventura!
DESDEMONA
Il vero parli?
Il vero parli?
OTELLO
Il vero parlo.
Il vero parlo.
DESDEMONA
Mi fai paura!
Mi fai paura!
OTELLO
Che? l'hai perduto forse?
Che? l'hai perduto forse?
DESDEMONA
No.
No.
OTELLO
Lo cerca.
Lo cerca.
DESDEMONA
Fra poco…lo cercherò…
Fra poco…lo cercherò…
OTELLO
No, tosto!
No, tosto!
DESDEMONA
con eleganza
Tu di me ti fai gioco.
Storni cosi l'inchiesta di Cassio;
astuzia è questa del tuo pensier.
con eleganza
Tu di me ti fai gioco.
Storni cosi l'inchiesta di Cassio;
astuzia è questa del tuo pensier.
OTELLO
Pel cielo! l'anima mia si desta!
Il fazzoletto…
Pel cielo! l'anima mia si desta!
Il fazzoletto…
DESDEMONA
È Cassio l'amico tuo diletto.
È Cassio l'amico tuo diletto.
OTELLO
più marcato
Il fazzoletto!
più marcato
Il fazzoletto!
DESDEMONA
A Cassio, a Cassio perdona …
A Cassio, a Cassio perdona …
OTELLO
terribile
Il fazzoletto!
terribile
Il fazzoletto!
DESDEMONA
Gran Dio! nella tua voce v'è un grido di minaccia!
Gran Dio! nella tua voce v'è un grido di minaccia!
OTELLO
Alza quegli occhi!
Alza quegli occhi!
DESDEMONA
Atroce idea!
Atroce idea!
OTELLO
prendendola a forza sotto il mento e per le spalle e obbligandola a guardarlo
Guardami in faccia! Dimmi chi sei!
prendendola a forza sotto il mento e per le spalle e obbligandola a guardarlo
Guardami in faccia! Dimmi chi sei!
DESDEMONA
La sposa fedel d'Otello
La sposa fedel d'Otello
OTELLO
Giura!
Giura e ti danna …
Giura!
Giura e ti danna …
DESDEMONA
Otello fedel mi crede.
Otello fedel mi crede.
OTELLO
Impura ti credo.
Impura ti credo.
DESDEMONA
Iddio m'aiuta!
Iddio m'aiuta!
OTELLO
Corri alla tua condanna,
di' che sei casta.
Corri alla tua condanna,
di' che sei casta.
DESDEMONA
fissandolo
Casta … Io son …
fissandolo
Casta … Io son …
OTELLO
Giura e ti danna!
Giura e ti danna!
DESDEMONA
Esterrefatta fisso lo sguardo tuo tremendo,
in te parla una Furia, la sento e non l'intendo.
Mi guarda! il volto e l'anima ti svelo; il core infranto
mi scruta…io prego il cielo per te con questo pianto,
per te con queste stille cocenti aspergo il suol.
Guarda le prime lagrime, che da me spreme il duol.
Esterrefatta fisso lo sguardo tuo tremendo,
in te parla una Furia, la sento e non l'intendo.
Mi guarda! il volto e l'anima ti svelo; il core infranto
mi scruta…io prego il cielo per te con questo pianto,
per te con queste stille cocenti aspergo il suol.
Guarda le prime lagrime, che da me spreme il duol.
OTELLO
S'or ti scorge il tuo demone, un angelo ti crede
e non t'afferra.
S'or ti scorge il tuo demone, un angelo ti crede
e non t'afferra.
DESDEMONA
con energia
Vede l'Eterno la mia fede!
con energia
Vede l'Eterno la mia fede!
OTELLO
No! la vede l'inferno.
No! la vede l'inferno.
DESDEMONA
La tua giustizia impetro, sposo mio!
La tua giustizia impetro, sposo mio!
OTELLO
Ah! Desdemona! Indietro! indietro! indietro!
Ah! Desdemona! Indietro! indietro! indietro!
DESDEMONA
Tu pur piangi?…e gemendo freni del cor lo schianto!
E son io l'innocente cagion di tanto pianto!
Qual è il mio fallo?
Tu pur piangi?…e gemendo freni del cor lo schianto!
E son io l'innocente cagion di tanto pianto!
Qual è il mio fallo?
OTELLO
E il chiedi?…Il più nero delitto
sovra il candido giglio della tua fronte è scritto.
E il chiedi?…Il più nero delitto
sovra il candido giglio della tua fronte è scritto.
DESDEMONA
Ahimé!
Ahimé!
OTELLO
Che? non sei forse una vil cortigiana?
Che? non sei forse una vil cortigiana?
DESDEMONA
Ciel! No…no…pel battesmo della fede cristiana!
Ciel! No…no…pel battesmo della fede cristiana!
OTELLO
Che?
Che?
DESDEMONA
Ah!…non son ciò che esprime quella parola orrenda.
Ah!…non son ciò che esprime quella parola orrenda.
Otello
mutando d'un tratto l'ira nella più terribile calma dell'ironia, prende
Desdemona per mano e la conduce alla porta d'onde entrò
OTELLO
Datemi ancor l'eburnea mano, vo' fare ammenda.
marcato, a voce spiegata
Vi credea
a voce bassa parlando
(perdonate se il mio pensiero è fello)
a voce spiegata
quella vil cortigana
cupo e terribile
che è la sposa d'Otello.
Datemi ancor l'eburnea mano, vo' fare ammenda.
marcato, a voce spiegata
Vi credea
a voce bassa parlando
(perdonate se il mio pensiero è fello)
a voce spiegata
quella vil cortigana
cupo e terribile
che è la sposa d'Otello.
DESDEMONA
sedendo macchinalmente davanti allo specchio
Mia madre aveva una povera ancella,
innamorata e bella.
Era il suo nome
Barbara. Amava
un uom che poi l'abbandonò; cantava
un canzone: „la canzon del Salice“.
Ad Emilia
Mi disciogli le chiome…
Io questa sera ho la memoria piena
di quella cantilena…
„Piangea cantando
nell'erma landa,
piangea la mesta…
O Salce! Salce! Salce!
Sedea chinando
sul sen la testa!
Salce! Salce! Salce!
Cantiamo! Cantiamo! il Salce funebre
sarà la mia ghirlanda.“
sedendo macchinalmente davanti allo specchio
Mia madre aveva una povera ancella,
innamorata e bella.
Era il suo nome
Barbara. Amava
un uom che poi l'abbandonò; cantava
un canzone: „la canzon del Salice“.
Ad Emilia
Mi disciogli le chiome…
Io questa sera ho la memoria piena
di quella cantilena…
„Piangea cantando
nell'erma landa,
piangea la mesta…
O Salce! Salce! Salce!
Sedea chinando
sul sen la testa!
Salce! Salce! Salce!
Cantiamo! Cantiamo! il Salce funebre
sarà la mia ghirlanda.“
ad Emilia
Affrettati; fra poco giunge Otello.
Affrettati; fra poco giunge Otello.
„Scorreano i
rivi fra le zolle in fior,
gemea quel core affranto,
e dalle ciglia le sgorgava il cor
l'amara onda del pianto.
Salce! Salce! Salce!
Cantiamo! Cantiamo! Il Salce funebre
sarà la mia ghirlanda.
Scendean 'augelli a vol dai rami cupi
verso quel dolce canto.
E gli occhi suoi piangean tanto, tanto,
da impietosir le rupi.“
gemea quel core affranto,
e dalle ciglia le sgorgava il cor
l'amara onda del pianto.
Salce! Salce! Salce!
Cantiamo! Cantiamo! Il Salce funebre
sarà la mia ghirlanda.
Scendean 'augelli a vol dai rami cupi
verso quel dolce canto.
E gli occhi suoi piangean tanto, tanto,
da impietosir le rupi.“
a Emilia,
levandosi un anello dal dito
Riponi quest'anello.
Riponi quest'anello.
alzandosi
Povera Barbara! Solea la storia
con questo semplice suono finir:
„Egli era nato per la sua gloria,
io per amar…“
Povera Barbara! Solea la storia
con questo semplice suono finir:
„Egli era nato per la sua gloria,
io per amar…“
ad Emilia
Ascolta.
Emilia fa qualche passo
Odo un lamento.
Taci. Chi batte a quella porta?
Ascolta.
Emilia fa qualche passo
Odo un lamento.
Taci. Chi batte a quella porta?
EMILIA
È il vento.
È il vento.
DESDEMONA
„Io per amarlo e per morir…
Cantiamo! Cantiamo!
Salce! Salce! Salce!“
Emilia, addio. Come m'ardon le ciglia!
è presagio di pianto. Buona notte.
Emilia si volge per partire
Ah! Emilia, Emilia,
Emilia ritorna e Desdemona l'abbraccia
Addio, Emilia, addio!
„Io per amarlo e per morir…
Cantiamo! Cantiamo!
Salce! Salce! Salce!“
Emilia, addio. Come m'ardon le ciglia!
è presagio di pianto. Buona notte.
Emilia si volge per partire
Ah! Emilia, Emilia,
Emilia ritorna e Desdemona l'abbraccia
Addio, Emilia, addio!
Emilia esce
Otello - libretto 1
Otello - libretto 2
Otello - libretto 3
Otello - libretto 4
Otello - libretto 5
Otello - libretto 6