giovedì, dicembre 08, 2011

Orfeo ed Euridice


















(Christian Gottlib Kratzenstein - Orfeo ed Euridice)

...Orfeo prendendola per mano, ricevette l'ordine di non volgere indietro lo sguardo, finché non fosse uscito dalle valli dell'Averno; vano, se no, sarebbe stato il dono. In un silenzio di tomba s'inerpicano su per un sentiero scosceso, buio, immerso in una nebbia impenetrabile. E ormai non erano lontani dalla superficie della terra, quando, nel timore che lei non lo seguisse, ansiosa di guardarla l'innamorato Orfeo si volse: sùbito lei svanì nell'Averno; tentò, sì, tendendo le braccia, d'afferrarlo ed essere afferrata, ma null'altro strinse, ahimè, che l'aria sfuggente...
(Ovidio - Metamorfosi libro X)

Christoph Willibald Gluck "Orfeo ed Euridice"

















Il tenore Tito Schipa canta "Che farò senza Euridice"
9 maggio 1932























Orfeo, Euridice, Hermes - Rilievo .  Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Pagina della partitura originaria dell'Orfeo di Gluck conservata nella Biblioteca Nazionale di Francia